La Legge delle 3 C
Chi, Cosa, Come
La famigerata busta verde rigonfia che il postino consegna come raccomandata e che è presagio di guai ha un nome tipico (notifica) e una caratteristica propria: spaventarci e farci infuriare.
Nella maggior parte dei casi è inviata da Enti pubblici (Agenzia delle Entrate, INPS, Comuni ecc.) ma può essere spedita anche da altri soggetti per notificare citazioni o altre richieste.
La prima cosa da fare è mantenere la calma; sicuramente dentro non c’è un serpente (speriamo!) e qualsiasi cosa ci sia scritto non scade entro 10 minuti. Ci sono pochi e rari casi in cui i termini per fare qualcosa sono molto stretti; ad esempio il pagamento di una sanzione per violazione del codice della strada entro 5 giorni per ottenere una riduzione oppure il pignoramento del conto corrente per debiti non pagati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione (ma in questo caso se ne era già avuta notizia in precedenza, con altre raccomandate).
Quindi: che fare?
Innanzitutto non inveire contro il postino; non serve a nulla ed è un messo notificatore, per cui potremmo incorrere anche in ulteriori problemi giudiziari.
Il consiglio classico è: calma, calma e calma.
Effettuare un bel respiro e iniziare a leggere quanto contenuto nella missiva tentando (non è sempre facile!) di capire CHI l’ha inviata, COSA ci stanno comunicando e COME rispondere.
Sembrano tre particolari ovvi ma non è così; molte persone iniziano immediatamente a telefonare a qualsiasi ufficio che sia “collegato” o “simile” a quello che ha spedito la comunicazione, con effetti nulli, a parte quelli sulla propria salute.
Per esempio, se si riceve una sanzione per violazione del codice della strada si dovrà analizzare se è stata emessa dal Comune o dalla Polizia Stradale, rilevando se è una sanzione per eccesso di velocità (è possibile vedere la foto via internet? Se si, potremo già capire la correttezza o meno della motivazione) e poi soprattutto è indispensabile conoscere il COME rispondere o risolvere (telefonare all’URP del Comune non serve a nulla se vi sono numeri dedicati della Polizia Municipale).
Gli atti pubblici notificati contengono sempre l’indicazione di cosa si può fare dopo la consegna; iniziare un travagliato viaggio tra numeri di telefono, URP, mail, ricerca di amici che conoscono altri amici, invio di PEC con richiesta di risarcimento danni o preparazione di lettere al Presidente della Repubblica, è un lavoro che sfianca e non porta (nella maggior parte dei casi) a nessun risultato.
Meglio ponderare bene la situazione, rileggere con calma la notifica, sottolineare le informazioni importanti e poi agire.
Nei casi particolari o più complicati, meglio ancora rivolgersi ad un professionista o un esperto che ha già trattato casi simili e che, forse, ha una visione più ampia e chiara della nostra che è sotto l’influsso della rabbia (come un toro che vede rosso).
Se ti riconosci in una delle situazioni descritte, racconta la tua esperienza o chiedi un consiglio ad AUSP scrivendo a: ass.ausp@gmail.com.
Saremo felici di leggerti!