Lo sapevi che?
Curiosità e informazioni in pillole
DIRITTO ALL’OBLIO
⦁ Hai provato a digitare in Google il tuo nome e
hai trovato informazioni che ti riguardano,
magari in relazione a un fatto di cronaca,
che vorresti togliere?
⦁ Hai cambiato fornitore di energia elettrica?
Hai cambiato banca e non vuoi che i tuoi
dati vengano usati?
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Lo sai?
I tuoi dati possono essere utilizzati solo con il tuo consenso.
Hai diritto ad essere dimenticato dall’opinione pubblica e rimosso dalla memoria collettiva a tutela della tua riservatezza e della tua identità personale.
E’ il diritto all’oblio.
Puoi chiedere:
⦁ la cancellazione dal dato, ovvero la rimozione definitiva dei dati dai siti web o dalle piattaforme;
⦁ la deindicizzazione, ovvero la rimozione delle informazioni dai motori di ricerca, pur mantenendo i contenuti accessibili in altri contesti (come il sito web originario).
Il diritto all’oblio non è assoluto.
La sua applicazione dipende da una valutazione caso per caso.
Puoi chiedere la rimozione dei dati, ad esempio:
⦁ informazioni obsolete o non pertinenti: se le informazioni pubblicate su una persona sono vecchie e non più rilevanti, ad esempio articoli di cronaca che riguardano eventi passati e ormai superati;
⦁ dati imprecisi o errati: se i dati online sono imprecisi o errati, è possibile chiedere la loro correzione o rimozione;
⦁ contenuti che danneggiano la reputazione: se una persona è stata coinvolta in un caso legale che ha avuto un esito positivo o non è più attuale, ma continua a figurare online come se fosse colpevole, può chiedere di rimuovere i collegamenti;
⦁ situazioni in cui l’interesse pubblico non prevale: in alcuni casi, le informazioni potrebbero non avere più un interesse pubblico rilevante, come per esempio contenuti che non riguardano più la vita pubblica o professionale di una persona.
Se vuoi ulteriori informazioni, scrivi a ass.ausp@gmail.com